Auto aziendale per uso promiscuo: ecco le regole di comportamento per il dipendente

Nel dare in concessione a un dipendente un veicolo aziendale, l’impresa deve accertarsi di fissare un decalogo di norme, chiaro e condiviso, che regolamentino l’utilizzo dello stesso Photo by Austin Scherbarth on Unsplash

Quando un’azienda fornisce a un dipendente un’auto aziendale in qualità di benefit, spesso la sua concessione si configura con la modalità dell’uso promiscuo, vale a dire la situazione in cui il dipendente può servirsi del veicolo non solo per svolgere le funzioni lavorative ma anche per soddisfare le esigenze di svago legate alla propria vita privata.

La concessione dell’auto per uso promiscuo da parte dell’azienda è una politica molto frequente, in quanto offre al dipendente un simbolo dello status acquisito e una gratifica a livello personale e professionale. Tuttavia, per evitare brutte sorprese, anche e soprattutto sul fronte assicurativo, è necessario che l’azienda stabilisca in modo chiaro delle norme di comportamento che il dipendente deve osservare alla lettera, e che vanno sottoscritte al momento dell’assegnazione del mezzo. Innanzitutto, dev’essere vietato al dipendente di prestare l’auto ad altre persone, salvo casi specifici in cui quest’operazione sia stata autorizzata dal proprietario del veicolo, vale a dire l’azienda stessa.

È naturalmente perentorio il divieto assoluto di mettersi alla guida del mezzo se si è fatto uso di sostanze alcoliche o, peggio, stupefacenti. Il dipendente non può inoltre servirsi del veicolo per fini che esulino dalle attività – lavorative o di svago – previste dalla policy aziendale sottoscritta: pensiamo, per esempio, l’utilizzo del veicolo per offrire passaggi a pagamento tramite App dedicate come la popolarissima Uber. Ne consegue anche che soltanto le persone espressamente autorizzate al momento della sottoscrizione della policy possono “accompagnare” il dipendente nei suoi viaggi a bordo dell’auto aziendale.

Infine, in caso di danni all’automobile, o nell’eventualità di un furto, il dipendente deve comunicare tempestivamente il fatto all’azienda, in modo che si possano avviare immediatamente le procedure più appropriate, facendo intervenire un meccanico o denunciando l’appropriazione indebita del veicolo e sostituendolo con uno analogo. Tutte queste norme rappresentano linee guida fondamentali per instaurare un rapporto positivo e di fiducia tra azienda e dipendente al momento della concessione del veicolo aziendale.

Naturalmente però, anche l’azienda deve “fare la sua parte”, premurandosi di offrire ai propri dipendenti macchine aziendali impeccabili dal punto di vista della qualità, dell’usabilità e della sicurezza. Ecco perché FCA Fleet & Business rappresenta una risorsa fondamentale per l’azienda desiderosa di popolare la propria flotta con mezzi di prima categoria. Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Jeep, Abarth: su FCA Fleet & Business, c’è l’imbarazzo della scelta. È possibile acquistare ogni tipo di mezzo, dal fuoristrada alla city car, fino all’auto di rappresentanza. Inoltre sono a disposizione per ogni modello le motorizzazioni più efficaci e performanti, compatibili anche con l’utilizzo di carburanti “ecologici” come GPL e metano.

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Matteo G.

Blogger di lungo corso, fiero sostenitore del cazzeggio via web, frequentatore di bar poco raccomandabili, cinefilo incallito. Una laurea, presa senza fretta, in Scienze della Comunicazione.

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