Auto usate bari: scoperta evasione per milioni di euro

Nell’apprendere una simile news la domanda che sorge spontanea è la seguente: come è possibile spostare dalla Germania centinaia di auto usate a Bari senza che per anni nessuno se faccia almeno un controllo? Photo by Jyotirmoy Gupta on Unsplash

Nell’apprendere una simile news la domanda che sorge spontanea è la seguente: come è possibile spostare dalla Germania centinaia di auto usate a Bari senza che per anni nessuno se faccia almeno un controllo? I Tir per il trasporto di vetture, le mitiche bisarche, sono tra i veicoli commerciali più vistosi ed in generale una bisarca carica si autoveicoli difficilmente passa inosservata; tuttavia questo è quanto è successo. Secondo le informazioni rilasciate dagli investigatori della guardia di finanza, il traffico andava avanti dal 2011. I modelli, prevalentemente di lusso: Audi, BMW e Mercedes, venivano prelevati usati dalla Germania ma anche dalla Francia e da altri paesi d’oltralpe.

La mancanza di una struttura commerciale alle spalle, niente uffici, niente dipendenti ma solo un’intermediazione tra fornitori esteri e acquirenti nostrani, ha favorito la gestione di questa attività in semiclandestinità. Gli inquirenti, insospettiti da transazioni per notevoli importi, hanno ricostruito, non senza difficoltà, il meccanismo che ha consentito allo pseudo commerciante di omettere dalle dichiarazioni qualcosa come 6 milioni di euro contestualmente al mancato versamento di IVA per oltre 300.000 euro. Assieme al l’evasione fiscale e all’infrazione di parecchie norme tributarie di rilevanza amministrativa ma anche penale, va sottolineato il danno procurato, da una simile attività, alla parte sana del settore auto motive che commercia vetture usate in modo corretto.

I numeri relativi alla vendita di modelli usati in Italia, sono tali per cui non è difficile immaginare che qualcuno possa approfittarne a vario titolo. Da diversi anni, nel nostro paese, si vendono molte più auto usate delle equivalenti nuove. Benché il nuovo, nell’ultimo anno, abbia dato segni di ripresa, la forbice tra i due segmenti rimane ancora ampia a favore dei modelli di seconda mano. La perdurante congiuntura economica negativa influisce senza meno sulla scelta dell’auto da comprare, ma contestualmente modifica le attitudini dell’italiano medio, pronto a rivolgersi al nuovo in maniera pragmatica senza condizionamenti di altro genere.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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