Il sodalizio economico-finanziario tra Fiat e Chrysler può essere un punto di svolta per l’intera filiera produttiva e distributiva dell’azienda del Lingotto, soprattutto in termini di penetrazioni all’interno di quei mercati esteri scarsamente considerati in passato. In tal senso, si colloca una recente stima che vede le vendite in rialzo del 9% per Chrysler a giugno negli Stati Uniti.
Le cifre che sottolineano questo successo sono piuttosto significative, soprattutto se si tiene conto che c’è stato un netto miglioramento rispetto allo stesso periodo di un anno fa (171.086 immatricolazioni contro le 156.886 del 2013). L’incremento delle vendite ha riguardato marchi come Jeep, Dodge, Ram Truck e Fiat, con il gruppo che, nel suo complesso, ha segnato il cinquantunesimo mese consecutivo di crescita. Un traguardo importante, da interpretare come ulteriore incentivo per affinare il microcosmo che ruota attorno alla produzione e alla vendita sia delle auto che dei veicoli commerciali.
Entrando nello specifico, poi, si nota che Jeep ha registrato un +28% grazie al record assoluto di vendite per tre dei suoi modelli (Compass, Patriot e Wrangler). Ram Truck, che si focalizza sul venduto prodotto da Ram ProMaster e Ram Cargo Van, mostra un aumento del 14%, mentre le immatricolazioni legate alle acquisizioni dei Ram pickup (pesanti e leggeri) hanno ottenuto risultati a dir poco sorprendenti. Inoltre, sempre a giugno è stato presentato alla stampa il nuovo Ram ProMaster City, un veicolo per trasportare merci e persone dotato di un comparto tecnico e strutturale all’avanguardia; le sue prestazioni, tra l’altro, semplificano di gran lunga la circolazione urbana, in particolare quella delle metropoli maggiormente caotiche. Per quanto riguarda Fiat, invece, le vendite sono aumentate dell’11%, con Fiat 500L sugli scudi (113% rispetto a giugno 2013) e Fiat 500 Cabrio Abarth a vele spiegate (+130%). Percentuali sensazionali per modelli polivalenti dalla estetica accattivante.
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