Marchiatura Sava contro i furti di auto

Vi sono, infine, dei brand che hanno ideato sistemi di protezione in proprio, come nel caso della Marchiatura Sava per le auto del gruppo Fiat Photo by Aurélien bellanger on Unsplash

Dopo alcuni anni relativamente felici, col riesplodere della crisi economica nella seconda metà dello scorso decennio, si è riattivata la piaga dei furti d’auto. Che fine fa un’auto rubata? Il più delle volte prende la strada per l’estero, soprattutto se si tratta di modelli di pregio; altre volte il modello trafugato viene smontato pezzo dopo e pezzo e le singole parti vengono rivendute al mercato nero degli autoricambi. Non è infrequente il caso in cui l’auto rubata viene ritrovata qualche giorno dopo nei paraggi del furto o anche a molti chilometri di distanza.

 Ci sono molti modi per difendersi dal furto della propria auto, ma la massima efficacia la si ottiene dalla combinazioni di diverse modalità. Preso atto che non sono in molti a possedere un box privato, un sistema minimo di protezione consiste nel classico antifurto, anche se occorre rilevare che la perizia dei ladri è tale da vanificare anche il più sofisticato dei dispositivi. In chiave postuma la classica assicurazione furto/incendio può rivelarsi utile. Essa non impedisce il furto ma risarcisce il malcapitato utente del furto subito. Visto l’alto costo di questo prodotto, esso si giustifica in presenza di modelli nuovi e/o di pregio. Inoltre l’importo rimborsato, in caso di furto, pur coprendo il valore commerciale della vettura, difficilmente ne copre il valore in termini di concretezza. In sintesi: se viene trafugata un’auto appena immatricolata, il suo valore commerciale sarà comunque riconducibile al segmento dell’usato.

 Marchiatura Sava
Vi sono, infine, dei brand che hanno ideato sistemi di protezione in proprio, come nel caso della Marchiatura Sava per le auto del gruppo Fiat. In cosa consiste la Marchiatura Sava è presto detto. Decine di marchiature indelebili ma anche invisibili, vengono apposte sulle parti interne ed esterne dell’auto, ripetendo un codice PIN univoco. Al pin viene associato il numero di telaio della vettura oltre alla sua carta d’identità, per così dire. L’insieme di questi parametri viene conservato in un database internazionale accessibile agli organi giudiziari e alle assicurazioni e la vettura può essere monitorata in tempo reale via satellite grazie alle marchiature. Benché non privo di una certa rudimentalità, un po’ come chiudere una bici con molti lucchetti, il sistema si sta rivelando decisamente efficace, soprattutto in termini di prevenzione.

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Roberto S.

Laureato al Dams indirizzo musicale con una tesi di laurea in filosofia della musica, si divide tra la redazione di contenuti promozionali e la programmazione lato web per il mondo Linux e Microsoft. Nel poco tempo libero che gli resta trova anche il modo di suonare il sax.

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